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IL POLLAIO

 

Come strutturare il pollaio per l'allevamento familiare.

 

Il pollaio

 

Con il termine pollaio si intende un fabbricato che può essere costruito in diverse fogge e con svariati materiali e che ha la funzione di ricovero notturno e riparo dalle intemperie per i nostri animali, oltre ad essere sede delle cassette nido dove avverrà la deposizione quotidiana delle uova da parte delle femmine mature.

Un bel pollaio in legno nel classico stile d'oltreoceano

Esso può contenere abbeveratoi e mangiatoie evitando così l'eccessiva esposizione degli alimenti e dei liquidi agli eventi atmosferici e agli sbalzi termici e favorendo il ritrovo degli animali in un'area protetta e sicura.

Nel nostro allevamento rurale, il pollaio coperto, sarà sempre affiancato ad un'ampia recinzione o ad un pascolo aperto, accessibile agli esemplari in allevamento durante le ore diurne.

 

La funzionalità del nostro pollaio andrà sempre privilegiata alla sua estetica. E' importante che le sue dimensioni siano opportunamente calcolate in base al numero di animali ospitati e alla loro stazza.

Manuali specialistici offrono metrature precise da seguire in base a calcoli altrettanto dettagliati.

Nel nostro caso, mi sento di consigliare, meglio optare per il pollaio più grande che si ha possibilità di costruire.

 

Costruzione del pollaio

 

Un buon pollaio può essere realizzato con i più svariati materiali, ciascuno con i suoi pregi ed i suoi difetti.

  • Legno: economico, facile da lavorare e da assemblare, buon isolante termico; poco durevole, se trattato può risultare tossico agli animali, difficile da pulire, può divenire nascondiglio di parassiti.

  • Muratura: solido, isolante, di facile pulizia; costoso, permanente.

  • Lamiera: economico, movibile, di facile pulizia; assorbe troppo il calore, necessita supporti per migliorarne la solidità.

Questi rappresentano solo alcuni esempi di materiali utilizzabili nella costruzione di un pollaio funzionale e si può far ricorso alla propria creatività per ricavarne degli altri, utilizzando la sola accortezza di adoperare solamente materiali adatti alla salvaguardia della salute degli animali e che non risultino tossici ad essi.

 

Non si spaventi il lettore se ciascun materiale possiede le sue pecche; anche in questo caso vale la regola di buon senso di far uso dei migliori materiali di cui si potrà disporre.

 

Accortezze per un buon pollaio

 

Se per l’ingresso degli ospiti umani si potrà far ricorso alla costruzione di una comoda e spaziosa porta che consenta agevolmente il prelievo giornaliero delle uova e la messa in opera delle varie operazioni stagionali all’interno del pollaio, è importante rammentare che le nostre galline sono, invece, animali gerarchici, che rispettano un preciso ordine di rientro serale ai luoghi di riposo.

Per tale ragione l’ingresso destinato ai polli dovrà sempre essere di dimensioni tali da consentire l’accesso, al medesimo tempo, soltanto ad un singolo animale. Risulta utile, inoltre, la costruzione di una o più finestre protette da una rete e facilmente chiudibili per arieggiare il pollaio durante le torride serate estive.

Un posatoio appena realizzato da collocare all'interno del pollaio.

Di assoluta importanza per il mantenimento di un gruppo di animali sani è la pulizia del pollaio che andrà eseguita con scrupolo, ad intervalli regolari. Se la nostra costruzione è di legno o lamiera e manca di pavimentazione, la cosa migliore da fare è cospargere uno strato di paglia sul suolo del pollaio rimuovendola magari settimanalmente o spolverandola di calce, aggiungendo un nuovo strato per poi effettuare un rimpiazzo mensile dell’intero substrato. In un pollaio con il fondo in cemento le deiezioni potranno essere asportate con l’aiuto di un badile e si potrà poi eventualmente procedere ad un lavaggio ed un’opera di sanitizzazione (magari diluendo in acqua un prodotto disinfettante in basse dosi). Queste due ultime procedure possono essere condotte stagionalmente, evitando inutili disturbi per gli animali. In alternativa si potrà procedere anche in questo caso adoperando la paglia come precedentemente esplicato.

 

È possibile limitare le operazioni di pulizia tenendo conto di alcune abitudini peculiari dei nostri animali.

La maggior parte degli escrementi si concentrano, infatti, presso i dormitori utilizzati dal pollame in allevamento. Sfruttando l’abitudine dei polli di trascorrere la notte su di un posatoio rialzato, potremmo attrezzare il nostro pollaio con un trespolo dotato di un cassone che servirà alla raccolta degli escrementi.

Così facendo, le operazioni di pulizia principali potranno essere scandagliate in tempi più lunghi, facendo trascorrere anche due o tre mesi prima di svuotare i cassoni di raccolta.

È importante ricordare nella realizzazione di questi ultimi, di posizionare una rete metallica tra i trespoli e i cassoni per evitare il contatto diretto tra gli animali e le loro deiezioni.

Nidi preposti alla deposizione.

In ultimo, sarà utile predisporre un adeguato numero di nidi per le ovaiole, in modo che esse possano sempre avere a disposizione un luogo libero per la deposizione anche quando i nidi più frequentati risultano occupati. Inevitabilmente, infatti, le galline tendono a seguire il loro istinto e a privilegiare un particolare luogo ad un altro nel deporre le uova, spesso con costanza e convinzione olimpica.

Non si crucci di ciò il nostro allevatore in erba e badi piuttosto a seguire la regola sopra esplicata di creare una varietà di nidi per evitare l’eccessivo affollamento con la conseguente rottura delle uova deposte all’interno di un singolo nido.

 

Anche per la creazione dei nidi si può far ricorso alla fantasia tenendo presente poche regole basilari. L’esperienza mi suggerisce di consigliare materiali durevoli e lavabili. Ottime sono le cassette in plastica basse, spesso utilizzate per la verdura. Da scartare sono quelle di legno che, invece, sono di solito troppo fragili e tendono, con l’umidità, ad indebolirsi. Per quanto riguarda il substrato con cui imbottire la cassetta vi sono differenti scuole di pensiero. La classica paglia, utilizzata da tempo immemore, sembra possedere il difetto di non trattenere a sufficienza il calore durante la cova.

Essa risulta comunque idonea se lo scopo prefisso è la sola produzione di uova senza che esse vengano incubate.

Materiali alternativi e di buona resa sono il fieno e il truciolo non troppo fine, accortezza da avere in quanto le polveri di legno sottili potrebbero ledere le vie respiratorie dei capi avicoli a contatto con esso.

 

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