Il pollame di razza in Italia e all’estero. PARTE I: l’estero
L’articolo del giorno vuole trattare, senza peli sulla lingua, un tema su cui molto poco si è scritto fino ad ora soprattutto tentando una qualche comparazione. Parlo di una breve disquisizione sulla qualità media dei polli di razza che l’acquirente può trovare in Italia, quando decide di iniziare la propria attività di allevamento o di ricercare nuovo sangue per il ceppo pazientemente selezionato. Inevitabile, a riguardo, è una qualche forma di paragone con i paesi esteri, quelli europei ed extraeuropei.
Da questo articolo sono volutamente omessi l’Australia ed il Sud Est Asiatico, verso i quali si approfondirà in seguito in specifici post.
Lungi dal volersi addentrare in un ragionamento troppo corposo, tenterò di tracciare la situazione qui di seguito per sommi capi, dividendo l’articolo in due parti; una prima dedicata all’estero ed una seconda dedicata all’Italia:
Paesi dell’Europa continentale (Spagna, Francia, Belgio, Germania, Olanda etc.): Spiccata tendenza alla produzione di polli selezionati per ornamento, spesso di pregevolissima qualità, con capacità produttiva da decente a mediocre. Il pollame in purezza rimane comunque prevalentemente limitato all’hobbystica mentre si utilizzano vastamente ibridi commerciali nella piccola, media, grande industria.
Regno unito: Il regno unito è, su un piano diverso dagli Stati Uniti, luogo di assoluta elezione per la selezione delle cosiddette heritage breeds (razze della tradizione). L’adesione a clubs specificamente dedicati alle varie razze è prassi consolidata da oramai un paio di secoli, con buon numero di soci e manifestazioni organizzate annualmente.
A differenza del resto d’Europa, molte piccole hatcheries (incubatoi) si dedicano alla selezione e la vendita di pollame tradizionale. La selezione è, anche qui, mirata principalmente all’ornamento ma non è possibile tralasciare la presenza di pochi, eccellenti ceppi utilitari di alcune razze particolarmente apprezzate in UK (Minorca, Sussex, Plymouth Rock etc.).
Europa dell’Est: Terreno un tempo quasi sconosciuto agli appassionati dell’Europa occidentale, gli stati est-europei stanno rapidamente diventando una vera Mecca per gli avicoltori nostrani. Prezzi contenuti e grande abbondanza di varietà contraddistinguono questo mercato avicolo. La qualità dei soggetti rimane variabile, ma tendenzialmente elevata. La maggior parte dei pennuti sono, anche qui, selezionati per qualità estetiche, ottimi ceppi di polli da carne di alcune razze fanno da contraltare a questa tendenza.
Stati Uniti: Privi di molti vincoli controproducenti che frenano le attività di scambio e vendita di avicoli sull’altra sponda dell’Atlantico, gli Stati Uniti posseggono un fiorentissimo mercato di polli di razza. Molti incubatoi operano su base locale creando i presupposti per la presenza di un ampio indotto derivante dalla vendita di pulcini, uova fertili, mangimi e quant’altro inerente al mondo dell’avicoltura. I pulcini possono essere ordinati via internet e via telefono e ritirati in un giorno lavorativo presso il più vicino ufficio postale.
A differenza delle altre aree geografiche descritte, gli Stati Uniti si specializzano nel mantenimento utilitario delle varie razze tradizionali, spesso latitando nei requisiti ornamentali pur con numerose eccezioni. Il pollame di razza allevato in purezza è ancora preponderante nel numero nelle aie domestiche e nei piccoli business agricoli con razze quali Plymouth Rock, Rhode Island Red, New Hampshire e Delaware ancora vastamente impegate dai micro-produttori come animali a duplice attitudine.